venerdì 12 maggio 2017


“Per immaginare, la mente ha bisogno di immagini”.

- Bruno Tognolini-



Pensando a una scuola inclusiva, ad un modello che faccia sentire ciascun bambino parte del tutto, appartenente all’ambiente che vive quotidianamente  nel rispetto della propria individualità, è nato il bisogno di provare  un'azione di lettura diversa dal solito: una lettura di sole immagini in cui ciascuno fosse in grado di darne una propria interpretazione, un’idea  di storia, di racconto, di immaginazione.
Attraverso questa suggestiva attività,  a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine culturale, si sono potute valorizzare, attraverso gruppi eterogenei, le idee di ciascun bambino:  Includere vuol dire avere le stesse opportunità di partecipare fornendo il proprio e personale contributo.
Imparare con gioia, sperimentare con piacere, scoprire e conoscere le proprie capacità, prendere consapevolezza delle proprie abilità, sono alcuni punti di forza emersi  attraverso la lettura di immagini che oltre ad essere essenziale per lo sviluppo dell'immaginario e della capacità di narrare, è propedeutica alla lettura propriamente detta.

L’incipit per dare il via a questo semplice lavoro di fantasia, viene dalla “lettura bianca” della novità editoriale di Amy Nielander
                                                         
            
 LA  GARA  DELLE COCCINELLE

Una storia senza parole per grandi e piccoli. Una storia solo di immagini. Un libro molto bello per gli occhi e per lo spirito.
L’idea di fondo è semplice e di una chiarezza lampante: viene narrata per immagini una gara di velocità tra coccinelle. Eccole tutte affiancate dietro la linea di partenza, posta sul margine sinistro del foglio. I primi sostantivi  che mi vengono in mente:
  • -     PROFONDITA’:  le pagine di un bianco disarmante sembrano risucchiarti all’interno alla ricerca di qualcosa,  di un messaggio, di un’idea…
  • -    CURIOSITA’: una pagina bianca, poi un’altra, un’altra ancora, uno spruzzo di colori, un gruppo, un vortice, l’unione, la solitudine. Cosa accadrà alla fine? Ci sarà una frase che chiarisce? Una parola chiave?  Un messaggio?
  • -     STIMOLO: il vuoto, lo spazio, il foglio bianco che invita a scrivere, disegnare, colorare, inventare, immaginare. 



Queste le riflessioni dell’autrice ideatrice delle tavole: L’unico animaletto puntiforme che riesce a proseguire la sua corsa e a spiccare il volo per evitare l’ostacolo, guadagnando la prima posizione, è una piccolissima coccinella grigia. Spavalda vola verso la vittoria. Ma c’è davvero gusto a vincere in questo modo? Si può gioire veramente sapendo che tutti gli altri concorrenti sono in serio pericolo? O è più gratificante fermarsi, tornare indietro, e aiutare le compagne in difficoltà? L’autrice sceglie quest’ultima strada : “Volevo sottolineare l’importanza dell’aiuto reciproco, del sentirsi una squadra. Le pagine finali mostrano come un piccolo atto di gentilezza possa renderci più forti e creare un bellissimo effetto a catena”.


QUESTA  LA  LETTURA DELLE IMMAGINI   DI ALCUNI BAMBINI DI OTTO ANNI:

VINCERE INSIEME.

Una mattina d’estate, nel grande prato della foresta, un bel gruppo di coccinelle decisero di sfidarsi in una gara per scoprire chi tra loro fosse la più veloce.
La coccinella più piccola, agile e veloce, in pochi minuti superò tutte le altre. Dietro di lei due coccinelle grigie la volevano superare ad ogni costo.
Nel gruppo più numeroso le coccinelle volavano quasi tutte allo stessa velocità. Alla più saggia venne un’idea per riuscire a raggiungere le due più piccole. Dopo aver ascoltato le sue parole, le coccinelle decisero di prendersi per mano e allungarsi sempre di più tutte insieme fino a diventare un gruppo lungo e unito fino al traguardo. Insieme formarono un vortice in cui finirono anche le due coccinelle grigie e quella più piccola.
Tra un battito d’ali e  mani strette l’una con l’altra, volarono fino alla linea d’arrivo e  tagliarono il traguardo tutte insieme.  Felicissime le coccinelle si abbracciarono stringendosi forte con le loro ali.
E’ bello VINCERE, ma è più bello  VINCERE   TUTTI   INSIEME.





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