lunedì 23 gennaio 2017

Dar parole alla Memoria

capire le parole e il loro potere per rendersi conto che è possibile utilizzarle per il bene come per il male.
Dal sito del MIUR
“Scuola e Shoah è una iniziativa voluta dal MIUR in seguito all'istituzione del "Giorno della Memoria". Ricordare è un dovere morale prima ancora che istituzionale, affinché gli errori del passato siano un monito per il presente ed il futuro. In questa sezione vengono messe a disposizione informazioni e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia del ‘900”.

Con una legge del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito il Giorno della Memoria e nel primo articolo riconosce il 27 gennaio come data simbolica per "ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Chi è felice farà felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla sventura.                                           ANNA FRANK

Tre storie particolari,
tre libri meravigliosi che offrono messaggi importanti e spunti di riflessione: tre libri per tre diverse fasce d’età, per raccontare gli orrori della guerra, ma per ricordare che nell’uomo albergano anche sentimenti di altruismo, coraggio e  profonda generosità.

Per i più piccoli, già dai 5/6 anni,       LA PORTINAIA APOLLONIA

….Ma allora le fiabe non raccontano sempre la verità. Forse anche una strega certe volte può salvare un bambino….

Splendidamente illustrato con tavole di grande valore artistico ed espressivo che consentono al bambino di entrare quasi all’interno della storia; la struttura del testo lineare e semplice, sembra quasi suddivisa in sequenze descrittive e riflessive che guidano il bambino a un approccio lucido e immediato, ma allo stesso tempo di forte impatto.
Vincitore nel 2005 del  premio Andersen come miglior albo 0/6 anni del  super premio Andersen come miglior libro dell’anno, narra la storia di  Daniel, un bambino ebreo, che vive solo con la madre perché il padre è fuggito per evitare la deportazione e per raggiungere i “soldati buoni”, quelli che cacceranno via i soldati cattivi.
La guerra, la discriminazione razziale, il pregiudizio, le vie di fuga, il valore delle cose, sono i temi forti che la storia di Daniel vuole spiegare ai bambini con la semplicità del linguaggio delle fiabe mantenendo ferma sempre la VERITA’.


Per i più grandi, dai 9/10 ANNI,   NON DIRE DI ME CHE HO FUGGITO IL MARE

..”Cosi cercavo di trattenere quel ricordo il più possibile, fino a quando non fuggiva lontano e riaprivo gli occhi e un po’ mi vergognavo e non dicevo niente a Marta , di come avrei voluto essere ancora bambino..”

Un classico romanzo d’avventura per ragazzi, scritto dall’autore cagliaritano Alberto Melis, che affronta uno spaccato poco conosciuto dello sterminio ebraico, ovvero quello relativo alla tragedia dei cittadini italiani di fede  ebraica  discriminati e deportati.
Ambientato nel corso dell’ultima guerra mondiale su un’immaginaria e sperduta isola nel golfo di Genova, è la storia dell’incontro tra due ragazzini e un deportato ebreo evaso da un campo di concentramento che si nasconde in un vecchio faro. Una storia intrigante sin dalle prime pagine, un racconto misterioso a  tratti ironico  a tratti commovente. La nascita di una bella amicizia tra ragazzi che si evolve anche con le domande che i protagonisti si pongono prendendo coscienza di ciò che accade intorno a loro. Anche in questa storia, la ricerca della verità è un po’  il filo conduttore che lega i rapporti, la ricerca  della verità che i ragazzi scopriranno, renderà liberi.
Il titolo, un po’ curioso, si rifà al verso di una poesia che Tusitala , ( Robert Louis Stevenson- autore dell’Isola del tesoro), scrisse per suo padre; il libro  è dedicato alla piccola Sissel Vogelmann, una bambina di otto anni che venne deportata e morì ad Auschwitz.

 Per i ragazzi dai 12 anni in su,              STORIA  DI UNA LADRA DI LIBRI

Più conosciuto come “ LA BAMBINA CHE SALVAVA  I LIBRI”, il romanzo di Markus Zusak racconta una storia dolce ricca di metafore e similitudini, ma anche crudele al tempo stesso, come tante in quel difficile periodo.  Un racconto denso di speranza , animato dai sogni che la protagonista vive utilizzando i libri come strumento di salvezza.
Una storia commovente, nella Germania della seconda guerra mondiale, dove una bambina di 12 anni, riesce a far vivere il dramma attraverso i suoi occhi e i suoi libri.
La particolarità del romanzo sta nella voce narrante: LA MORTE che racconta la vita difficile della protagonista dalla morte del fratellino all’affido a una nuova famiglia, alla nascita della sua passione per i libri in un periodo in cui la censura cercava di soffocare qualsiasi libertà,  e lo fa con una voce non cupa o tetra, ma quasi poetica e ironica. Dal primo libro trovato sulla neve, inizia l’incontro della ragazza con il mondo delle parole il cui potere è capace di un’infinità di cose, per prima cosa  l’utilizzo per il bene e per il male. Una scoperta che le consentirà di compiere SCELTE IMPORTANTI, che mai avrebbe potuto fare prima di tenere fra le mani un libro, aprirlo e viverlo.  
                   

giovedì 12 gennaio 2017


La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé.“
                                                                                                 Oscar Wilde 


             


                                       CARO  DIARIO,  AMICO SILENZIOSO

Dall’emozionante e storico  “Cuore” all’entusiasmante  “Diario di una schiappa”, passando per il drammatico “Diario di Anna Frank”,  l’ esilarante “Giornalino di Gian Burrasca”,  ai più moderni diari di Angelo Petrosino con la sua “Valentina” all’esemplare “Libro di Alice”, all’originale e stimolante “ Caro Diario ti scrivo”  alla dolcezza dell’amicizia del Diario di Primavera”
di Roberto Piumini, alle memorie della moscovita Nina che vede svanire i suoi sogni a causa del regime,  nel  “ Diario di Nina”:  la letteratura per ragazzi offre molteplici storie raccontate sotto forma di diario. Un’espressione narrativa che
offre interessanti scambi emotivi relazionali attraverso una condivisone di affetti e sentimenti che nella nostra realtà frenetica dominata dai social, si rivelano particolarmente utili.
I tempi, le pause, le riflessioni, i ricordi, l’esigenza di condividere, sono alcuni aspetti che caratterizzano un DIARIO  con la triplice funzione di tenere traccia delle idee e dei pensieri che giorno per giorno possiamo avere, di  esplicare uno sfogo interiore
 e  di accendere la creatività:  come forma narrativa, quella del diario è la più spontanea considerando che chi scrive lo fa quasi esclusivamente per se stesso.

ECCO  ALCUNI  INTERESSANTI  SUGGERIMENTI  PER  FAR  CONOSCERE  AI  BAMBINI  E  AI RAGAZZI,  UNA  FORMA  ESPRESSIVA  CLASSICA E UTILE  PER   ARRICCHIRE  ANCHE  IL PROPRIO  STILE  DI  SCRITTURA   E PER  PRENDERE  CONSAPEVOLEZZA  CHE…
Spesso, il foglio bianco, in cui si possono annotare emozioni ed episodi che non
sbiadiscono, possono soddisfare uno sfogo, un bisogno di comunicare e di essere ascoltati.


Età di lettura : da 9 anni.
  • ·        Dal diario di una bambina troppo occupata, di Stefano Bordiglioni
  • ·        Diario in corsa, di Chiara Carminati.
  • ·         Dal diario di Tommaso, di Vanna Cercenà.
  • ·        Le pagine segrete di Arianna, di Erminia Dell’Oro.
  • ·        Cara Carl@, di  Anna Lavatelli, A. Vivarelli.
  • ·        Diario di una casa vuota, di Beatrice Masini.
  • ·        Caro diario, perché ho sempre fame?  Di Susie Morgenstern.
  • ·        Ascolta il mio cuore, di Bianca Pitzorno.
  • ·        Diario di La, di Roberto Piumini.
  • ·        Diario di una misteriosa scomparsa, di Silvia Roncaglia.
  • ·        Caro Hamid, di Anna Russo.
  • ·        Mi piaci così, di Francesco Gungui.