lunedì 21 marzo 2016


ASCOLTANDO  STORIE DIFFERENTI

”I nostri studenti, “ quelli che vanno male”, ( studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso. Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il fardello e pelato la cipolla. Difficile spiegarlo, ma spesso basta solo uno sguardo, una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa, chiara ed equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli animi, collocarli in un presente rigorosamente indicativo.
Naturalmente il beneficio sarà provvisorio, la cipolla si ricomporrà all’uscita e forse domani bisognerà ricominciare daccapo. Ma insegnare è proprio questo: ricominciare fino a scomparire come professori. Se non riusciamo a collocare i nostri studenti nell’indicativo presente della nostra lezione, se il nostro sapere e il piacere di servirsene non attecchiscono su quei ragazzi, nel senso botanico del termine, la loro esistenza vacillerà sopra vuoti infiniti…..”

Daniel Pennac  ( Diario di scuola)

UN APPROCCIO UTILE A TUTTA LA CLASSE:
ASCOLTO ATTIVO, COMUNICAZIONE EMPATICA.

Aldilà degli aspetti specifici trattati nel Convegno  che il nostro Istituto Comprensivo ha avuto il piacere di ospitare, relativo alla capacità inclusiva di una scuola aperta all’adozione, svariati e interessanti sono stati i suggerimenti e le indicazioni emersi per  una ricaduta  efficace all’intero gruppo classe. Il principio della ricchezza delle diversità è sempre una costante nel processo educativo affettivo che gli insegnanti affrontano ogni giorno.
 La consapevolezza  delle diversità di cui ciascun bambino è portatore, penso  sia l'atteggiamento  che più di ogni altro dovrebbe caratterizzare l' insegnante. 
   Ogni bambino  nutre il bisogno di essere ascoltato, accolto, accettato, creduto e guidato : a conquistare l’ autostima laddove è inesistente, o  a modularla se si presenta attraverso atteggiamenti di forte presunzione.   Non mancano   i momenti in cui si deve essere capaci di intervenire per regolare la confusione emotiva che anima  tanti bambini all'interno del gruppo,  quella confusione che compromette spesso le competenze cognitive di base come l’attenzione, la memoria, la percezione, il linguaggio oltre a manifestarsi in comportamenti di disagio.
Le emozioni influenzano tutte le capacità della persona e sono esse stesse, relazioni con gli altri.
“L’ emozione  non si censura, è un movimento dell’anima e del corpo quindi  un vero atto vitale; dare un nome a ciò che si prova aiuta a darne un senso comunicabile e condivisibile..”
                                   
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…” Insegnare  e apprendere , un binomio che è una relazione in cui si bilanciano sia le emozioni del bambino che quelle degli insegnanti..”
…”quando ognuno riesce a sentirsi nei panni dell’altro, allora si realizza l’incontro…”
…”capire il punto di vista degli altri, è una vera conquista..”
…” raccontare, raccontarsi, ascoltare, ascoltarsi, dire assieme, confrontarsi, imparare..”
                            
  • se ascolto dimentico
  • se guardo ricordo
  • se faccio imparo                                        

                                              ALLORA:

  • saper guardare
  • saper vedere
  • saper ascoltare


Questi sono solo alcuni  punti di forza che  ho colto nel momento di formazione, confronto e  ascolto di strategie concrete per il benessere di tutti gli alunni e che   ritengo attuabili e auspicabili  per una didattica inclusiva a trecentosessanta gradi.


ALCUNI INTERESSANTI LETTURE  PER I PIU' PICCOLI MA CON PREZIOSI SUGGERIMENTI PER  I PIU' GRANDI

Siamo nel mondo dei pinguini: la mamma si arrabbia improvvisamente e sgrida il bambino pinguino che si spaventa. Lo spavento è talmente grande che il corpo del piccolo pinguino si disfa: la testa vola nell'universo, il corpo si tuffa nel mare, le ali vanno a finire nella giungla e corrono finché arrivano nel deserto. Il viaggio termina quando la mamma riesce a raccogliere tutti i pezzi del figlio e cucirli insieme. Età di lettura: da 3 anni.


Roberto ha passato una bruttissima giornata: appena arrivato a casa risponde male al papà e non vuole mangiare gli spinaci. Che rabbia! Ma quando la Rabbia si materializza, Roberto comprende quanto può essere dannosa... Età di lettura: da 3 anni.


C'è un bambino nascosto e spesso perduto negli adulti che può risvegliarsi improvvisamente, senza che se ne rendano conto, condizionandoli nei comportamenti e nelle relazioni affettive importanti, in modo particolare nel rapporto con i figli. Forse nel desiderio di evitare ai figli fatiche eccessive, a volte i genitori spianano loro troppo la strada, impedendogli così di confrontarsi con le difficoltà che invece aiutano a crescere e a maturare. Altre volte si attendono da loro quei successi che sono mancati a loro stessi impedendo lo sviluppo della personalità dei figli. Il volume continua l'itinerario intrapreso dalla psicologa Alba Marcoli che, avvalendosi di favole scaturite da reali storie, fa prender coscienza su alcuni atteggiamenti degli adulti, spesso retaggio del fanciullo che sono stati e di problematiche ancora irrisolte.